"Non ho imparato la via per vincere gli altri, ma per vincere me stesso"

lunedì 28 febbraio 2011

Judo anch'io

la regione ti difende

Press-IN anno III / n. 660

Il Fatto Omline del 28-02-2011

LAMEZIA TERME. Si è svolta all’auditorium del liceo “Tommaso Campanella” di Lamezia Terme, la presentazione dei progetti “La Regione ti difende: difesa personale, prevenzione e sicurezza per le donne” e “Judo anch’io: arti marziali adattate per diversamente abili”.
Il programma prevede una serie di incontri gratuiti per aiutare i diversamente abili ed il pubblico femminile a potenziare il proprio livello percettivo, a conoscere ed a prevenire le situazioni di pericolo ed acquisire maggiore sicurezza in se stessi. I progetti sono organizzati dall’associazione sportiva dilettantistica “Centro Sport Karate Lamezia Terme” del maestro Mario Amendola, in collaborazione con la Presidenza del Consiglio e la Commissione Pari Opportunità della Regione Calabria, le Forze dell’Ordine del Comune di Lamezia Terme, la Commissione Tecnica Nazionale M. G. A. (Metodo globale autodifesa), il Coni e la FiJlkam (Federazione italiana judo, lotta, karate ed arti marziali).


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domenica 20 febbraio 2011

Diagoras 1° lezione

Le associazioni Diagoras e Nuovo Avvenire Sport, impegnate nella promozione della cultura sportiva e della filosofia delle arti marziali, danno inizio ad una serie di incontri finalizzati all'apprendimento degli elementi basilari delle diverse tecniche di difesa personale. Le lezioni, gratuite e aperte a tutti, si terranno presso la Pugilistica De Novellis, in Via Lattanzio 46 a Napoli. Evento promosso da Opes Italia, Città di Napoli.
 
 

giovedì 10 febbraio 2011

Sfida Maddaloni

ORA ALLENA I CIECHI

La Gazzetta dello Sport del 13-01-2011

ENZO DE DENARO
«È un'esperienza bellissima, nella quale voglio riuscire a trasmettere tutta la mia passione per il judo» . Parola di Giuseppe Maddaloni, medaglia d'oro all'Olimpiade di Sydney in cima ad un palmares da grande campione e da meno di un mese nuovo allenatore della nazionale paralimpica di judo ipovedenti e ciechi. Da qualche giorno si è concluso il primo raduno collegiale che si è tenuto a Pordenone. «Mi sono approcciato a questa nuova esperienza con la carica che mi ha sempre accompagnato in tutta la mia vita sportiva ha detto il 34enne napoletano ma al termine del primo raduno devo dire che sono ancora più contento. Perché mai? Perché ho incontrato ragazzi assetati di sport, pronti a muoversi e disponibili ad imparare» . Ha dovuto conquistarli? «Mi hanno confessato che inizialmente hanno avuto paura di non essere all'altezza, ma poi si sono lasciati conquistare dalla mia voce, dal mio modo di lottare con loro, da come mi hanno percepito» . Quali obiettivi si pone? «Mi è stata data carta bianca. Non importa l'obiettivo, ma il percorso che faremo assieme e soprattutto vorrei riuscire ad avvicinare quanti più ragazzi possibile per trasmettere loro la mia passione per il judo. Perché il judo è, per questi ragazzi e per me, lo sport numero uno» .