E’ partita a Napoli la IV edizione del progetto “ Educainfanzia” , ideato, promosso e messo in campo dalle Associazioni “Nuovo Avvenire onlus” e “Nuovo Avvenire Sport”, in collaborazione con le Associazioni “Out Now” ed “Asso è”.
Il progetto si propone di riqualificare i quartieri della città considerati socialmente a rischio attraverso laboratori che coinvolgano i minori segnalati, da quelli che possono essere considerati gli enti “positivi” dei territori dove si va ad intervenire, come tra i più bisognosi di assistenza in ambito sociale e familiare.
Questa nuova edizione si caratterizza per il fatto che la maggior parte dei laboratori che saranno attivati prevedono che siano le attività sportive a fungere da traino fondamentale per il coinvolgimento dei ragazzi. L’obiettivo è quello di veicolare attraverso lo sport, ed i messaggi positivi di cui esso è portatore, esempi di realtà e figure virtuose alternative ai miti ed agli esempi sbagliati che ragazzi che crescono e vivono in determinate realtà spesso prendono a modello.
Il primo laboratorio è stato avviato in uno dei quartieri popolari più a rischio presenti nel cuore della città di Napoli, i Quartieri Spagnoli, nella struttura della Maddalenella. Prevede un corso di arti marziali destinato a trenta bambini del quartiere.
Un altro prenderà presto il via nel periferico Rione Traiano, all’ interno della palestra “De Novellis”, già impegnata da anni nel far “boxare” gratuitamente tantissimi giovani del quartiere, con l’obiettivo di distoglierli dai facili proventi che lo spaccio di droga, vero e proprio principale business della zona, può garantir loro.
Contribuire a riqualificare i territori difficili partendo dai giovani e dai giovanissimi, perché le future generazioni facciano propri sin da subito gli strumenti morali e culturali necessari a far sii che il tanto auspicato riscatto in tema di legalità si realizzi.
Si realizzi innanzitutto mettendo al centro della scena i cittadini di domani, facendo sii che essi siano i principali artefici, protagonisti e promotori del cambiamento.
Se si vuol pensare di avviare una vera nuova lunga stagione di cambiamento, la Campania non può prescindere da questo.